La risposta di Pechino alla visita di Pelosi a Taiwan si fa sempre più pericolosa.
Il ministero della difesa taiwanese ha annunciato che nel terzo giorno di esercitazioni militari intorno all’isola, la Cina ha simulato attacchi contro Taiwan. Finora 68 caccia e 13 navi da guerra cinesi hanno attraversato la linea dello stretto che divide la Cina da Taiwan. Pechino ha annunciato che queste esercitazione dovrebbero durare fino a domenica ma al terzo giorno sono apparse come simulazione di attacchi.
La dimostrazione di forza cinese in reazione alla visita di Pelosi nell’isola ha avuto conseguenze anche per gli Usa. Pechino ha sospeso la cooperazione con gli Stati Uniti su questioni militari, legali e crisi climatica. A questi attacchi l’esercito taiwanese ha risposto secondo protocollo dando allarmi radio e inviando pattuglie aeree e navali. Taipei ha inoltre dispiegato i sistemi missilistici terrestri.
Prove di forza pericolose della Cina nello stretto di Taiwan
Sono stati rilevati anche quattro droni che sorvolavano le isole intorno Taiwan che per allontanarli ha sparato razzi di avvertimento. Ma non solo la Cina è irritata dal viaggio in Asia della speaker della Camera. La Corea del Nord ha criticato Nancy Pelosi per la sua visita nella zona demilitarizzata fortificata (Dmz), linea di confine tra Nord e Sud, definendola il “peggiore distruttore della pace internazionale”. Dopo Trump Pelosi è stata la massima autorità Usa ad aver visitato quest’area di confine tra le due coree.
Inoltre, la presidente della Camera degli Stati Uniti si è anche espressa sulla grave situazione in Corea e della crescente minaccia rappresentata dal programma di armi nucleari del Nord e ne ha discusso con il suo omologo sudcoreano, il presidente dell’Assemblea nazionale Kim Jin-pyo. Insieme, hanno chiesto “una deterrenza forte ed estesa contro la Corea del Nord” e hanno promesso di sostenere gli sforzi di Washington e Seoul per ottenere la denuclearizzazione di Pyongyang.